Adolfo Pérez Esquivel, biografia
Adolfo Maria Pérez Esquivel (Buenos Aires, 26 novembre 1931) è un pacifista argentino. Architetto e scultore, ha frequentato l’Escuela Nacional de Bellas Artes e l’Universidad Nacional de La Plata. Per venticinque anni ha insegnato architettura sia alle scuole secondarie che a livello accademico. Negli anni Sessanta, Pérez Esquivel inizia a collaborare con alcuni gruppi pacifisti di cristiani latinoamericani. Nel 1974 lascia l’insegnamento per dedicarsi interamente all’assistenza ai poveri e alla lotta contro le ingiustizie sociali e politiche, attraverso la prassi del metodo della non violenza. Dopo il colpo di Stato di Jorge Rafael Videla, ha contribuito alla formazione di "El Ejercito de Paz y Justicia" un’associazione di difesa dei diritti umani che si è prodigata anche per assistere le famiglie delle vittime del regime e della guerra delle Falklands. Viene arrestato nel 1975 dalla polizia brasiliana e incarcerato in Ecuador. Nel 1977 viene fermato dalla polizia argentina che lo tortura e lo tiene in stato di fermo per 14 mesi senza processo. In prigione, riceve il Memoriale della Pace di Papa Giovanni XXIII. Nel 1980 viene insignito del Premio Nobel per la Pace. Nel 1999 riceve anche il Premio Pacem in Terris. Nel 1995 pubblica Caminando junto al Pueblo, il racconto della sua esperienza. Dal 2003 è presidente della Lega internazionale per i diritti umani e la liberazione dei popoli. È inoltre membro del Tribunale popolare permanente. Oggi è animatore della International Academy of Environmental Sciences (IAES), con sede a Venezia, che il 2 e 3 ottobre 2009 ha ospitato il World Venice Forum sul tema "La salute del pianeta Terra. Disastri ambientali: irresponsabilità e tutela" a sostegno della creazione di una Corte Penale Internazionale dell’Ambiente.
I volti del cambiamento