Un italiano su sette sceglie di mangiare bio

In tempi di contrazione dei consumi alimentari e di boom del cibo spazzatura venduto a poco costo, una buona notizia c'è: gli alimenti provenienti dall'agricoltura senza pesticidi, che promuove la biodiversità e non fa uso di organismi geneticamente modificati hanno sempre più successo fra i consumatori. Il mercato del biologico infatti non risente della crisi e conferma di essere in buona salute, mostrando positive prospettive di crescita per i prossimi anni. Nonostante le difficoltà economiche che molte famiglie si trovano quotidianamente ad affrontare, l’acquisto di alimenti prodotti in modo naturale in Italia è in netto aumento. 
I consumatori modificano le loro abitudini di acquisto e si avvicinano sempre più a questo genere di prodotti adottando comportamenti responsabili per un consumo più sostenibile. Un italiano su sette sceglie di mangiare bio: questi i dati diffusi a Bologna durante la 26° edizione del Sana 2014, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, emersi dall'indagine commissionata a Nomisma da Bologna Fiere, in collaborazione con Federbio. Numeri in sintonia con quelli resi noti dal Ministero delle Politiche Agricole, da cui emerge un trend di crescita positivo del settore, un mercato che vale circa 3 miliardi di euro nel nostro Paese.
Gli italiani, dunque, non rinunciano al mangiare bene, sano e certificato e hanno deciso di non risparmiare sulla propria salute privilegiando la qualità del cibo alla quantità. Da sempre attenta al tema della sostenibilità e all’impatto che le nostre pratiche quotidiane esercitano sull’ambiente e sul territorio, Gextra promuove anche tra i propri collaboratori l’adozione di comportamenti responsabili.
Con l’obiettivo di condividere le buone pratiche quotidiane e invitare i propri collaboratori a seguire uno stile alimentare più sostenibile, Gextra ha aderito nel 2014 alla prima Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare, per sensibilizzare tutta l’azienda a non sprecare il cibo nella vita quotidiana. L’alimentazione gioca un ruolo importante nella vita di tutto noi sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo: mangiare bene significa investire sul proprio benessere e sulla propria salute
Da ciò l’importanza di uno stile alimentare consapevole, costituito da nutrienti sani e prodotti biologici, in cui non siano presenti composti chimici o coloranti alimentari non naturali, sostanze che hanno un effetto dannoso sulla salute umana. Fondamentale è cambiare il proprio comportamento alimentare orientando i propri acquisti verso il mondo del biologico.

Ed è proprio nel numero dedicato al cibo che vogliamo riportare i dati più rilevanti del comparto biologico in Italia presentati al Sana e disponibili sul sito www.sana.it. La ricerca dell’Osservatorio di Sana 2014 si è focalizzata sul comportamento del consumatore italiano di prodotti biologici e l’andamento del mercato bio, che anche per quest’anno conferma di essere in buona salute. I consumi nel mercato italiano del biologico infatti sono cresciuti del 17,3% nei primi cinque mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, l'aumento più consistente registrato dal 2002.

Secondo i dati dell’ Osservatorio sei italiani su 10 hanno provato a mangiare bio almeno una volta nel corso dell'anno e per il 22% di questo gruppo si tratta di un'abitudine quotidiana: vuol dire che, come anticipato, quasi 1 italiano su 7 ormai ha scelto il biologico. In crescita anche gli operatori, più di 52 mila, e la superficie coltivata secondo il metodo biologico, che al 31 dicembre 2013 risulta pari a 1,3 milioni di ettari (circa il 10% del totale della superficie coltivata nazionale), con un aumento complessivo annuale del 12,8%.

"Mentre in molti comparti del settore alimentare si registrano segnali allarmanti, il biologico cresce dimostrando che investire sul futuro paga", aggiunge Maria Grazia Mammuccini, vicepresidente di Aiab, l’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica. "Agricoltori e cittadini stanno cambiando assieme il modo di produrre e consumare cibo. Ora si tratta di favorire questo trend con politiche coerenti: bisogna sostenere le filiere locali che hanno scelto il bio, supportare tecnicamente le aziende impegnate nella transizione verso il biologico, sviluppare la ricerca e l'innovazione per aiutare gli agricoltori nel loro cammino. Il modello dei biodistretti è quello a cui fare riferimento per i piani di sviluppo rurale affidati alle Regioni".
La survey ha inoltre individuato l’identikit del consumatore italiano di alimenti biologici per monitorare l’evoluzione del suo comportamento, analizzando criteri e preferenze di acquisto per i prodotti alimentari in generale (bio e non bio), identificando le categorie bio più acquistate e misurando la diffusione del trend anche tra le famiglie.