Gestione dei crediti commerciali: esternalizzare?

Il mercato italiano conta circa 4 milioni di aziende ed è caratterizzato da una forte concentrazione di imprese con un range di fatturato entro 1 milione di euro.

Classe di fatturato
( mln di euro
)
0-0.99 1-1,99 2-4,99 5-9,99 10-19,99 20-49,99 50-199,99 Oltre 200 Totale
Numero
di Aziende

1.062.431 56.358 35.741 10.218 4.680 2.936 1.194 347 4.372.143
Fonte: Istat, Statistiche nazionali sulla struttura delle imprese

Dall’analisi di questo mercato emerge che il 45% delle aziende nel 2013 dichiara che il fenomeno del ritardo dei pagamenti si è aggravato e, sempre nel corso dello stesso anno,  il 36,5%  afferma che il fenomeno degli insoluti è aumentato (Fonte: Osservatorio CRIBIS D&B).
La reazione delle aziende a questa situazione non è univoca. Le più strutturate hanno cercato di aumentare la quota del fatturato all’estero per ridurre l’impatto degli insoluti, pur non disponendo di un’organizzazione pronta all’internazionalizzazione .
Si pone quindi una domanda, sia per le aziende che riescono a potenziare la quota del fatturato estero sia per le restanti: come comportarsi nel mercato italiano?
Ad oggi non c’è una strategia e molte aziende, anche con volumi di fatturato molto importanti, decidono di gestire internamente il fenomeno del mancato pagamento (con i relativi costi in termini economici e di tempo), senza aver verificato attentamente ipotesi di approccio alternative.
I tre principali approcci alla gestione del credito

  1. Le Informazioni commerciali: sono uno strumento molto diffuso nelle aziende perché non prevedono l’esternalizzazione di nessun processo e non producono un forte impatto all’interno dell’azienda. Le informazioni vengono usate per creare una sorta di rating per cliente e determinare l’importo da affidare per quella azienda. Se usato da solo, questo approccio, implica una storicità dei dati che in molti casi non riesce a prevenire situazioni problematiche.
  2. L’Assicurazione del credito: valido strumento che, in linea teorica, elimina il problema degli insoluti. Purtroppo le assicurazioni non possono affidare solo parte del portafoglio ma  l’affidamento deve riguardare la totalità delle aziende gestite, dalle più rischiose a quelle particolarmente sicure. Inoltre, il premio assicurativo pagato è slegato dall’effettivo verificarsi di situazioni problematiche e questo determina un costo certo correlato ad un evento incerto nel futuro (anche le tempistiche di risoluzione possono generare alcuni problemi per le aziende).
  3. L’Outsourcing dell’attività di collection: risulta ad oggi la modalità di gestione del credito più economica in quanto generalmente il costo viene calcolato in base al recuperato. Il problema che può presentarsi  però in questo approccio è legato all’affidabilità del partner.  L’esternalizzazione dell’attività di collection implica un forte impatto sulla normale operatività dell’azienda ed il risultato, in termini di recuperato, dipende  dalla tipologia di partnership instaurata, più o meno intensa.