La mente del leader: 5 consigli per essere efficaci

Fare cultura d’impresa è un concetto ben diverso da quello del fare semplicemente impresa. In un articolo pubblicato nel primo Magazine Gextra abbiamo già evidenziato la differenza che esiste tra i due concetti.
Mentre nel primo caso si è principalmente orientati al guadagno immediato, nel secondo chi fa cultura d’impresa è proiettato verso il futuro e si propone con determinazione come guida verso il raggiungimento di importanti obiettivi.
Essere un leader vuol dire adottare comportamenti quotidiani che contribuiscano a costruire una figura autorevole e non autoritaria. Carisma, empatia, capacità di ascolto e comunicazione sono le caratteristiche distintive.
Un vero leader è in grado di fare del vero team building creando uno spontaneo consenso collettivo tra i propri dipendenti; coinvolge e motiva i collaboratori, si apre al dialogo e sviluppa relazioni positive.
Per queste doti un leader è determinante soprattutto nei momenti storico-economici caratterizzati da grandi e veloci cambiamenti e in generale nelle situazioni di transizione, incertezza, crisi o conflitto. E’ soprattutto nei periodi di trasformazione che occorrono figure solide e preparate in grado di effettuare scelte lungimiranti e strategiche: la leadership serve per affrontare i cambiamenti senza paura.
Esercitare la propria leadership è anche una dote naturale, una qualità che viene e deve essere legittimata dall’esterno, da chi riconosce quell’autorevolezza necessaria per creare un condiviso senso di appartenenza e avere successo.
In quest’ottica vogliamo condividere nel Magazine Gextra le 5 qualità che un buon leader deve avere,  individuate in un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore. Capacità per poter guidare e vedersi riconosciuto/legittimato il proprio ruolo di leader.

  1. Fermezza
  2. In una ricerca appena pubblicata, che esamina il complesso rapporto tra narcisismo, leadership e saggezza, è emerso un risultato interessante: sembra infatti che ciò che i sottoposti apprezzano di più in un leader non siano tanto le conoscenze, le capacità di fare molte cose o di comprendere le complessità del cambiamento, ma semplicemente l'abilità di procedere con coraggio anche nell'incertezza, rendendo il progredire più sicuro per tutto il gruppo.

  3. Saper creare relazioni
  4. “Essere leader non è un’azione individuale. Non possiamo essere leader se non c'è nessuno che ci segue e non vuol dire semplicemente avere qualcuno gerarchicamente inferiore a noi”, spiega il professor Richard E. Boyatzis. Il leader sa creare delle relazioni funzionali con il suo team, “crede nei suoi sottoposti, nella loro visione, nella loro integrità. È realmente interessato a loro. Molti pensano che essere un leader abbia a che fare con la finanza o con i numeri e gli obiettivi. Certo, c'è anche questo. Ma il vero leader ha qualcosa in più che lo porta a non limitarsi al piccolo successo di breve termine, ad avere una visione più ampia”. Saper comunicare, saper entrare in relazione è dunque fondamentale per poter guidare un team al successo.

  5. Saper gestire le emozioni
  6. La caratteristica più importante per essere un leader efficace, per il professor Richard E. Boyatzis “è la capacità di usare la propria intelligenza sociale ed emozionale per gestire le proprie emozioni e quelle degli altri, per costruire così relazioni migliori”. La leadership, per lo studioso, “ha a che fare prevalentemente con le relazioni e la gestione delle emozioni che ne scaturiscono”. Un leader deve essere innanzi tutto profondamente consapevole delle proprie emozioni, che inevitabilmente influiranno sulle emozioni, e quindi sul benessere, del team.

  7. Empatia
  8. Se il leader è in grado di comprendere e gestire la propria emotività, dovrà poi essere anche capace di comprendere la visione del mondo dell'altro e le sue emozioni. L'empatia, cognitiva ed emotiva, è infatti una caratteristica fondamentale per il buon funzionamento di un gruppo di lavoro, essenziale per creare relazioni efficienti e funzionali.

  9. Saper motivare e ispirare
  10. Per motivare e ispirare il proprio team, il leader efficace dovrà essere in grado di stimolare la creatività del proprio team. Imporre semplicemente la visione del capo o dell'azienda senza condividere scopi, obiettivi e scelta del percorso si è dimostrato essere la via meno efficace per migliorare le performance di un gruppo. La discussione e il confronto, così come la condivisione di una visione, possono aiutare a stimolare lo sviluppo e l'innovazione creativa.